Piano EAV sono indispensabili dei chiarimenti e una nuova sfida per Castellammare. La prima cosa da fare è fermare i lavori e rispettare gli impegni presi.

“Leggendo il piano presentato nei giorni scorsi alla stampa – spiega Salvatore Vozza- salta subito all’occhio che nel piano di EAV di 292 mln Castellammare di Stabia è citata per i lavori concernenti la località di Pozzano, la cui stazione sarà destinata esclusivamente all’uscita di emergenza in galleria.

Il Piano propone importati e opportuni interventi di riqualificazione delle stazioni e gallerie, per la Penisola Sorrentina. Si tratta d’investimenti importanti per superare i ripetuti disagi che ormai sono all’ordine del giorno.

In questo contesto va ad inserirsi il raddoppio del tratto Torre Annunziata- Castellammare oggi sotto i riflettori dopo le recenti scoperte di reperti archeologici Su Castellammare va aperta una riflessione seria a partire dal rispetto degli impegni presi e concordati.

Occorre un atto di responsabilità si fermino i lavori e si avvii una riflessione seria su questa linea.

I lavori Eav stanno pesantemente impattando sulle due colline di Varano e del Solaro. Al di là delle valutazioni sulla fragilità nota dei costoni, gli interventi possono essere un’occasione per ridurre i rischi e di valorizzazione del patrimonio archeologico nascosto della città, a partire da Grotta San Biagio.

Questa circostanza, unitamente alla individuazione sulla collina del Solaro della cd. Villa romana del Belvedere (già indagata dai Borbone nel 1781) e del sistema di collegamento tra la stessa villa e la base della collina in età romana durante i saggi archeologici preventivi del cantiere di raddoppio della linea Circumvesuviana tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, rappresenta l’occasione per rimodulare i fondi disponibili in un sistema di integrazione tra la Circumvesuviana e il sito di Stabiae. E allora propone Vozza si utilizzino pertanto i fondi per:

  1. scavare e restaurare l’intera area del Poligono di Tiro/Grotta San Biagio creando un accesso dal basso agli Scavi di Stabiae riutilizzando le rampe di età romane già indagate negli anni 80 del XX secolo
  2. creare una Porta di accesso/punto di accoglienza agli Scavi di Stabiae nei locali della stazione in via di dismissione di “Via Nocera”
  3. scavare i resti romani riaffiorati in queste settimane e la Villa del Belvedere e quelli in piazza Unità d’Italia già individuati nel 2019, creando un nuovo attrattore culturale nel cuore di Castellammare
  4. fare di Castellammare Centro una “Stazione dell’archeologia” e creare un percorso di visita pedonale verso la collina del Solaro, all’interno della stazione di Castellammare di Stabia centro che possa condurre direttamente al Parco della Nuove Terme risalendo verso Villa Weiss, lungo il tracciato della galleria esistente: questo cammino interno alla stazione è possibile e potrebbe creare un’integrazione turistica con la funivia del Faito, oltre che consentire di raggiungere il Solaro da piazza Unità d’Italia
  5. creare una navetta interna turistica Eav che colleghi Varano – Parco Nuove Terme/Solaro – Museo di Quisisana stazioni ferroviarie Circum e Trenitalia – Marina di Stabia – porto di Castellammare di Stabia.
  6. Riaprire la stazione di Castellammare Terme
  7. Riaprire la stazione di Pozzano
  8. Ripristinare la fermata di Ponte Persica

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